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mercoledì 11 marzo 2009

magie di paese


Domenica siamo andati a Volterra. Bella cittadina, un po’ isolata dal resto del mondo, ma davvero bellina, funestata magari da ciurme di motociclisti, ma poco male.

Si gira il paese e poi si cerca un posto dove prendere un caffettino e svuotare le ormai troppo cariche vesciche. Alle cinque di pomeriggio entriamo in un’osteria, l’Osteria La Pace. Chiediamo 2 caffè e un succo di frutta, l’uomo dietro al bancone ci prepara tutto e attacca bottone. Si parla della crisi, della Cina che si mangerà tutto, dei turisti che sono sempre meno, dell’allarmismo in televisione, della necessità di venirsi in contro fra esercenti e consumatori, dell’importanza del rapporto qualità prezzo, del cibo di qualità e delle assurde regole sanitarie che rendono (in teoria) impossibile servire cucina tradizionale come Dio comanda. Tutto questo mentre ci mostra i tesori custoditi all’interno del suo locale, come la cinta muraria Etrusca e la cisterna del 1400. Ci elenca anche le meraviglie che cucina in Osteria.

Nel frattempo s’è fatto tardi, gli chiedo quanto gli dobbiamo per i caffè, “nulla” risponde. Ribatto “Beh, almeno ci riceve a cena?” “Purtroppo siamo chiusi, riapriremo definitivamente dal 1° aprile... ora è bassa stagione e non ci conviene stare sempre aperti”.

In parole povere, c’è un debito d’onore che tre loschi figuri devono pagare.
Chi vuole venire a Volterra ad aprile?

Nota a margine: domenica era l’8 marzo e sono allergico alla mimosa. Yeah gente, yeah!

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