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lunedì 12 gennaio 2009

presepe


Andiamo a vedere il presepe vivente?
E siamo andati. In una chiesta ortodossa. Gestita dalla comunità ucraina.

Ci si aspettava qualcosa di classico ma il presepe vivente ucraino è tutt’altro. Ad accoglierci c’è una signora in abito tradizionale che parla per 10 minuti. Di tutto il discorso non ci sfuggono parole come “ucraina” e “italiaski”, il resto è puro mistero. A un certo punto la signora dà la parola al prete: un omino anziano con la voce flebile. Il prelato inizia a parlare. Parla, parla, parla, parla, parla. 35 minuti di discorso in ucraino. Gli fanno capire che s’è fatto tardi, che il coro è pronto da un pezzo. Lui annuisce e termina. 10 minuti di conclusione e poi si risiede.

Il coro si apposta sul palco, seguito da un San Giuseppe vecchissimo e Maria, due pastorelle, un angelo, un tipo con un bastone con affissa una stella gigantesca. Parlano ma soprattutto cantano brani della tradizione natalizia, coro potente e voci molto belle.

Poi arrivano i re magi, vestiti più da aztechi che da re orientali, raccontano qualcosa, danno oro, incenso e mirra al bambinello. Arrivano Erode con la moglie, una perticona di due metri con gambe che partono dalle ascelle, un soldato romano con la spada di He-Man e un bimbo con gilet di lana a rombi, ali celesti e bacchettina con stella.

Erode parla di qualcosa che crea lo sdegno di tutti gli altri attori, la moglie piange, lui è inflessibile e va via. Arriva una vecchia che piange e si lamenta. Poi arrivano un guitto e la moglie, divertenti ma dalla gestualità volgare e di sicuro antipatici. Tutti ridono. Pensiamo che siano zingari, perché parlano di “sconti al 100% “, “tutti rubato” e “Berlusconi”, offrono vestiti battibeccano con tutti. Cabaret più totale. Arriva anche il diavolo, che danza col guitto. Poi torna Erode, arriva pure la morte che prova ad ammazzare il bambinello ma viene fermato dall’Angelo... e quindi ammazza Erode.

Canti, canti e ancora canti. E tutto finisce. Da notare che nessun personaggio (tranne Erode, sua moglie e il diavolo) esce mai di scena, saturando in breve tempo il palco.

Alla fine di tutto, chiediamo qualche spiegazione. Scopriamo che i guitti non erano zingari, ma ebrei che vengono anche loro per uccidere Gesù con l’inganno. Il dettaglio è notevole, passi che l’antisemitismo in Ucraina era così feroce che gli ebrei furono sollevati quando arrivarono i nazisti (lo racconta Jonathan Safran Foer in “Ogni Cosa è Illuminata”, di cui consiglio vivamente l’ottimo film), passi che ultimamente Israele non stia facendo proprio belle cose, ma è sempre natale! 

Comunque è stato tutto molto bello e, alla fine, mi pare di aver capito quanto segue:
Quella brava a cantare fa Maria, quella super topa fa la moglie di Erode, quello alto fa Erode, quella bionda fa l’angelo, quella brava a recitare fa la vecchia, quello altissimo porta la stella cometa, quello antipatico fa l’ebreo. 

Sfugge il senso del bimbo con ali e stella al seguito di Erode.

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